agile cammino
su rocce di granito
fragile e veloce
sul filo dell'infinito
sorvolo il mare
scavalco l'orizzonte
e sogno ancora e ancora
e poi mi fermo
sulla punta di cala luna
navigandosogni
su terra mediterranea
sopra il muro dei giorni
soffia un filo di vento
e in controritmo al tempo
s'incontrano le diagonali della sera
torna semplice il senso
e il vomito del mondo
si dissolve in controluce
ascolto il sole
l'estate canta dentro il cuore
respiro voci lontane
suoni di mare e di colline
come un bimbo mi confondo
e canto così come mi va
ho voglia di planare
dalla scogliera al mare
staccherò fili di luce
per farne un fermaglio infinito
a te che voglio.