Ancora lui! Il maestro Forcione - Tracce nel Vento

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Ancora lui! Il maestro Forcione

Gabriele, settembre 2007

Saschall, 15 settembre 2007, ore 21.15: abbiamo colpito ancora! Antonio Forcione è lì sul palco, col suo Quartet: Jenny, Adriano e Nathan tre splendidi fenomeni musicali, come lui.
Peccato solo che ci sia poca gente ad ascoltare questo dono di natura sia unico sia raro.
Al termine del concerto ci salutiamo e lui ci riconosce: io e Atti, nel maggio scorso, lo accompagnammo per le vie di Barga fino al duomo, durante una pausa nel corso del sound check al Teatro dei Differenti dove suonò, con un ottimo successo di presenze, per ben due sere.

foto con Antonio Forcione, Gabriele e Paolo

Adesso, dopo il concerto benefico per Amatafrica, Antonio si è fermato "al Benefizio" di Francesca e Francesco Cardella, per alcuni giorni di relax.
Le foto parlano da sole: dopo aver apprezzato il musicista adesso conosciamo l'uomo che ci affascina e sbalordisce per la sua stupenda disponibilità e sincera simpatia dimostrata nei nostri confronti.
Durante la pizzata sotto il ciliegio e il pergolato, vuole sentirci suonare qualcosa dicendoci "Dai ragazzi, ora tocca a voi... io ho già dato ieri sera! Forza, fatemi sentire qualcosa!"
Paolo, vergognandosi quanto me, va angosciato a prendere la chitarra in macchina: l'aveva portata per farsela firmare, non certo per suonarla!
Attacca con "Il gatto e la volpe", prosegue con "Piazza grande" e... non l'ho mai sentito suonare così sommessamente... in punta di piedi... Antonio canta con noi... poi me la passano a me (la chitarra) e ci provo con "Vendo casa" e "Il mio canto libero" dove lui fa il controcanto "Pietre un giorno case, ricoperte dalle rose selvatiche..." vorrei tanto suonargli qualcosa dei Trappers ma manca l’Attilio!!!
La sera dopo ci incontriamo nella sala audio di Francesco: con noi c'è anche Diego e stavolta tocca a lui suonare e senza dubbio lo fa assai meglio di noi!
Quando Antonio gli chiede: "Dai fammi sentire un pezzo" Diego mi guarda smarrito e risponde: "Non mi ricordo più niente!"
Allora lo incoraggio facendogli una brevissima scaletta: "Dai Diego, attacca con Little wing..." il ghiaccio si rompe e lui, il maestro, prosegue poi suonando la mia chitarra e facendoci sentire due inediti che saranno sul suo prossimo album: uno è "Message in a bottle" di Sting.
Poi, come vecchi amici audiofili, ascoltiamo insieme la versione in vinile di "Tears of joy".
E' uno spettacolo sentire lui che con entusiasmo ci racconta i dettagli dell'incisione dei vari brani... registrati nei Naim studios di Londra.
Grande Antonio!


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